
* 1935 a Friburgo.
Ha studiato e insegnato ad Amburgo. Tra il ’64 ed il ’68 collabora con la Kunsthalle di Baden-Baden. Nel 1974 insegna all’Accademia d’Arte di Düsseldorf. Oggi vive a Baden-Baden.
* 1935 a Friburgo.
Ha studiato e insegnato ad Amburgo. Tra il ’64 ed il ’68 collabora con la Kunsthalle di Baden-Baden. Nel 1974 insegna all’Accademia d’Arte di Düsseldorf. Oggi vive a Baden-Baden.
La torre degli amanti
1997
altezza: 3.60 m, Ø 6.00 m
mattoni, bronzo, ferro, marmo
L’opera nasce dal dolore dell’artista per la perdita della moglie. L’alcova degli amanti è ormai un mausoleo vuoto. Solo quattro corvi sorvegliano il luogo. Oltre ad essere presagio di morte, sono anche il segno del ricordo, unici compagni contro la solitudine. Hüppi ha deciso di rimuovere il tavolo e la sedia di marmo che Spoerri aveva collocato dentro la torre perché non aveva inteso creare uno spazio isolato per sapienti: ma un luogo intimo, dove gli amanti possano rimanere in tranquillità una volta tirata dentro la scala. Ora però la torre è malinconicamente sgombra.
La torre degli amanti
1997
altezza: 3.60 m, Ø 6.00 m
mattoni, bronzo, ferro, marmo
La doccionella pisciona
1977 /2000
150 x 25 x 300cm
bronzo
Come Hüppi ci ricorda: »Daniel Spoerri ha salvato quest’opera di legno, dimenticata nell’oscurità di una soffitta di Basilea, e l’ha portata nell’età del bronzo, nel suo Giardino«! Infatti la donna di profilo, tradotta in un finissimo bronzo, conserva tutte le venature del legno, appesa lassù nel punto più alto dell’edificio centrale del Giardino da dove sembra pronta a lanciarsi nel vuoto come un’agile tuffatrice. Inganno per gli occhi dunque: sembra di legno, ma pesantissima invece, e ben ancorata, decora la parete della sua scherzosa funzionalità, minaccia di bagnare i visitatori, continuando ad orinare nel catino sottostante. E il suo simpatico ticchettare accompagna a lungo il visitatore che si aggira in questo angolo del parco.
La doccionella pisciona
1977 /2000
150 x 25 x 300cm
bronzo
Come Hüppi ci ricorda: »Daniel Spoerri ha salvato quest’opera di legno, dimenticata nell’oscurità di una soffitta di Basilea, e l’ha portata nell’età del bronzo, nel suo Giardino«! Infatti la donna di profilo, tradotta in un finissimo bronzo, conserva tutte le venature del legno, appesa lassù nel punto più alto dell’edificio centrale del Giardino da dove sembra pronta a lanciarsi nel vuoto come un’agile tuffatrice. Inganno per gli occhi dunque: sembra di legno, ma pesantissima invece, e ben ancorata, decora la parete della sua scherzosa funzionalità, minaccia di bagnare i visitatori, continuando ad orinare nel catino sottostante. E il suo simpatico ticchettare accompagna a lungo il visitatore che si aggira in questo angolo del parco.