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* a Fiume, 1943. A studiato a Faenza presso l’Istituto d’Arte e all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Dal 1970 soggiorna per lunghi periodi a Carrara per lavorare il marmo. Usa anche la cera e la fusione in bronzo nelle fonderie di Pietrasanta.
* a Fiume, 1943. A studiato a Faenza presso l’Istituto d’Arte e all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Dal 1970 soggiorna per lunghi periodi a Carrara per lavorare il marmo. Usa anche la cera e la fusione in bronzo nelle fonderie di Pietrasanta.
Poeticamente abita l’uomo
2001/200
150 x 220 x 100 cm
croste di marmo, erba
La casa è uno dei temi più cari all’artista istriano ed emiliano d’adozione, anche lui in qualche modo un po’ ramingo come Spoerri. Il suo modo di intenderla è essenziale e sintetico, contenuto entro volumi solidi che rimandano al legame intimo che l’uomo intraprende con la propria dimora, così come anche i materiali primitivi e primordiali che la costituiscono. Si potrebbe interpretare come metafora schematica della poesia che ha attraversato per Spoerri il proprio modo singolare e ‘radicato’ di abitare il Giardino.
Poeticamente abita l’uomo
2001/200
150 x 220 x 100 cm
croste di marmo, erba
Poeticamente abita l’uomo
2001/200
150 x 220 x 100 cm
croste di marmo, erba
La casa è uno dei temi più cari all’artista istriano ed emiliano d’adozione, anche lui in qualche modo un po’ ramingo come Spoerri. Il suo modo di intenderla è essenziale e sintetico, contenuto entro volumi solidi che rimandano al legame intimo che l’uomo intraprende con la propria dimora, così come anche i materiali primitivi e primordiali che la costituiscono. Si potrebbe interpretare come metafora schematica della poesia che ha attraversato per Spoerri il proprio modo singolare e ‘radicato’ di abitare il Giardino.
Poeticamente abita l’uomo
2001/200
150 x 220 x 100 cm
croste di marmo, erba
Poeticamente abita l’uomo
2001/200
150 x 220 x 100 cm
croste di marmo, erba
La casa è uno dei temi più cari all’artista istriano ed emiliano d’adozione, anche lui in qualche modo un po’ ramingo come Spoerri. Il suo modo di intenderla è essenziale e sintetico, contenuto entro volumi solidi che rimandano al legame intimo che l’uomo intraprende con la propria dimora, così come anche i materiali primitivi e primordiali che la costituiscono. Si potrebbe interpretare come metafora schematica della poesia che ha attraversato per Spoerri il proprio modo singolare e ‘radicato’ di abitare il Giardino.
Poeticamente abita l’uomo
2001/200
150 x 220 x 100 cm
croste di marmo, erba