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* 1958 a Kuhstedt, Germania.
Ha studiato a Brema e Amburgo. Nel ’94 vince il premio Philip-Morris al Salone della Primavera del Lussemburgo, nel ’99 una borsa di studio presso Il Giardino di Spoerri.
* 1958 a Kuhstedt, Germania.
Ha studiato a Brema e Amburgo. Nel ’94 vince il premio Philip-Morris al Salone della Primavera del Lussemburgo, nel ’99 una borsa di studio presso Il Giardino di Spoerri.
Villaggio di bunker
1994-2000
legno, piombo
Lungo il percorso nel Giardino si incontra ad un tratto uno strano villaggio. Quattro edifici di diverse forme geometriche che presentano solo l’apertura per l’ingresso. Sono chiusi a cerchio in una sorta di dialogo interno. Sembrano dei bunker della seconda guerra mondiale, sebbene il loro aspetto inquietante sia smorzato dalla natura circostante. Il funesto aspetto esteriore nasconde il segreto dell’esistenza terrena: nell’oscurità sono celati i quattro elementi primari, acqua, aria, terra e fuoco. Quindi inaspettatamente dall’interno sale la profonda poesia della Natura. La metafora della salvaguardia della vita sempre più minacciata è un invito ad andare oltre le apparenze: ciò che sembra rude in realtà è prezioso ed emozionante.
Villaggio di bunker
1994-2000
legno, piombo
Lungo il percorso nel Giardino si incontra ad un tratto uno strano villaggio. Quattro edifici di diverse forme geometriche che presentano solo l’apertura per l’ingresso. Sono chiusi a cerchio in una sorta di dialogo interno. Sembrano dei bunker della seconda guerra mondiale, sebbene il loro aspetto inquietante sia smorzato dalla natura circostante. Il funesto aspetto esteriore nasconde il segreto dell’esistenza terrena: nell’oscurità sono celati i quattro elementi primari, acqua, aria, terra e fuoco. Quindi inaspettatamente dall’interno sale la profonda poesia della Natura. La metafora della salvaguardia della vita sempre più minacciata è un invito ad andare oltre le apparenze: ciò che sembra rude in realtà è prezioso ed emozionante.
Villaggio di bunker
1994-2000
legno, piombo
Lungo il percorso nel Giardino si incontra ad un tratto uno strano villaggio. Quattro edifici di diverse forme geometriche che presentano solo l’apertura per l’ingresso. Sono chiusi a cerchio in una sorta di dialogo interno. Sembrano dei bunker della seconda guerra mondiale, sebbene il loro aspetto inquietante sia smorzato dalla natura circostante. Il funesto aspetto esteriore nasconde il segreto dell’esistenza terrena: nell’oscurità sono celati i quattro elementi primari, acqua, aria, terra e fuoco. Quindi inaspettatamente dall’interno sale la profonda poesia della Natura. La metafora della salvaguardia della vita sempre più minacciata è un invito ad andare oltre le apparenze: ciò che sembra rude in realtà è prezioso ed emozionante.
Villaggio di bunker
1994-2000
legno, piombo
Lungo il percorso nel Giardino si incontra ad un tratto uno strano villaggio. Quattro edifici di diverse forme geometriche che presentano solo l’apertura per l’ingresso. Sono chiusi a cerchio in una sorta di dialogo interno. Sembrano dei bunker della seconda guerra mondiale, sebbene il loro aspetto inquietante sia smorzato dalla natura circostante. Il funesto aspetto esteriore nasconde il segreto dell’esistenza terrena: nell’oscurità sono celati i quattro elementi primari, acqua, aria, terra e fuoco. Quindi inaspettatamente dall’interno sale la profonda poesia della Natura. La metafora della salvaguardia della vita sempre più minacciata è un invito ad andare oltre le apparenze: ciò che sembra rude in realtà è prezioso ed emozionante.