Daniel Spoerri
Santo Grappa
Santo Grappa
1970
bronzo
L’opera ha un particolare valore catartico per Spoerri. L’ha infatti realizzata per esorcizzare la mania dell’alcool che alla fine degli anni Sessanta lo insidiava. Per sconfiggere il nemico scelse di rappresentarlo, come una specie di angelo mostruoso, custode e ammonitore, rinchiuso entro la fusione in bronzo, che quindi è stata un atto liberatorio. È evidente il valore simbolico: combattere e sconfiggere la degenerazione fisica. Spoerri può sedersi sulle gambe del suo nemico diventato il suo totem. Così disposto, contro un vecchio muro di sostegno del terrapieno artificiale su cui sorge il fitto bosco dei porci, sembra proprio un altare o un tabernacolo campestre.