Luigi Mainolfi
Terra fertile
Terra fertile
1999/2000
ferro, terracotta
Più che sculture quelle di Mainolfi sono forme di allusione biologica che rispondono al desiderio dell’artista di »non inserire, ma modificare il luogo«. La loro consistenza di gabbie aeree, fra le quali circuita l’aria e il paesaggio circostante, non risulta infatti labile, anzi la forma geometrica e il ritmo matematico che presentano cerca di segnare ed individuare lo spazio. Al giardino si formulano come alte colonne germogliate dalla terra. L’estremità in terracotta richiama i colori caldi del sud della Toscana e un impellente bisogno di elevazione »fertile« in una impressione doppia, d’amore per la terra generatrice e insieme del bisogno di prendere il volo, staccarsi dalle origini.