Daniel Spoerri
La piramide della donna sul nodo
La piramide della donna sul nodo
1999-2001
bronzo, ferro
A Spoerri piace moltissimo l’effetto illusionistico della sua piramide tetraedrica, »perché quando si vedono solo due lati l’immaginazione fa aggiungere quelli mancanti». In un luogo come questo costellato di riferimenti illusionistici e allusioni a valori più o meno universali, e a rimandi più o meno voluti o casuali a significati profondi dell’esistenza, ma anche a giocose assonanze, questo monumento ‘kitsch’ dedicato ad una piccola, dozzinale riproduzione di uno dei prototipi dell’arte e dell’armonia proporzionale, la Venere di Milo. Corona così l’intero contesto: si prende gioco dell’etica e dell’estetica passate, come, mette in atto uno di quei giochi di parole che per Spoerri sono una grande irresistibile tentazione e nelle quali sprigiona un altro aspetto della sua genialità di poeta visivo e di artista fluxus.
A.M.